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Il capolavoro greco del Giovane di Mozia clonato in scala 1:1 con la più grande macchina di prototipazione

Realizzata da Unocad di Altavilla Vicentina una replica perfetta, in resina  stereolitografica, della celebrata statua greca. Sarà esposta al Museo Whitaker di Mozia fino al rientro dell’opera originale, attualmente negli USA

La sua visione lascia a bocca aperta: si tratta, del resto, di una delle più pregevoli sculture tornate alla luce dall’antichità.
Ora il “Giovane di Mozia”, detto anche “Efebo” o “Auriga” di Mozia, l’affascinante statua marmorea rinvenuta e conservata nella piccola isola della Sicilia occidentale, ha anche un gemello. Un clone perfetto, in resina stereolitografica, leggerissimo e in scala 1:1, in grado di sostituirsi – tutelandone la conservazione – al suo inestimabile originale.
Realizzato tramite prototipazione rapida dalla divisione arte della Unocad di Altavilla Vicentina (Vi), è il primo clone del suo genere in Italia.

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Sogno espositivo di tanti curatori di musei, il capolavoro greco è stato inserito da una recente direttiva della Regione siciliana in una lista di 21 opere inamovibili.
Ma l’Auriga di Mozia è stato e continua ad essere un autentico globetrotter: dopo avere estasiato il pubblico alla mostra olimpionica del British Museum di Londra, si trova attualmente in prestito espositivo al J. Paul Getty Museum di Malibù, in California.
Viaggi in prestiti lunghi e ripetitivi, tuttavia, rischiano di compromettere il suo stato di conservazione in modo irreversibile. Da qui l’idea di realizzarne una copia perfetta nei dettagli, messa in atto da Unocad che già in passato aveva riprodotto a scopo didattico, sulla base del modello virtuale ottenuto da una scansione in 3D sull’opera originale, una prima e unica replica in gesso dell’Auriga per la gipsoteca dell’Università La Sapienza di Roma.
Il nuovo replicante del “Giovane di Mozia” – vuoto all’interno, con uno spessore della superficie riprodotta di appena 2,3 millimetri e di peso inferiore ai 6 kg – è stato creato con l’utilizzo della più grande macchina di prototipazione rapida esistente al mondo, brevettata come Mammoth Stererolithography.

La nostra iniziativa – dichiara Ivano Ambrosini, Ad di Unocad – intende spronare quel processo che dovrebbe assicurare i nostri capolavori ai musei proprietari e garantire contestualmente il prestito di cloni assolutamente fedeli, senza rischi, con bassi costi nei trasporti e nelle assicurazioni dell’opera.”
Il clone dell’Auriga sta ora per sbarcare in Sicilia: la copia verrà presentata ufficialmente dal Prof. Lorenzo Nigro, Direttore della Missione archeologica a Mozia della Sapienza, presso la Villa Malfitano, sede della Fondazione Giuseppe Whitaker, a Palermo giovedì 23 maggio alle ore 17,00. All’evento parteciperanno le Autorità della Regione Siciliana. Venerdì 24 maggio la statua replicata si trasferirà a Mozia, dove rimarrà esposta al Museo Whitaker – concessa in prestito gratuito da Unocad Divisione Arte – fino al rientro dell’opera originale.

L’obiettivo auspicato è quello di dotare stabilmente il “Giovane di Mozia” della sua controfigura in resina stereolitografica, adatta a reggere alle sollecitazioni e allo stress delle esposizioni in giro per il mondo. Permettendo al suo gemello originale, più anziano di quasi 2500 anni, di rimanere protetto e di godersi in pianta stabile la meritata ammirazione di turisti, studiosi e appassionati nell’isola dove è stato ritrovato, e che gli ha dato il nome.

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